Ripristino danni alluvionali a Cossano Belbo

Cossano Belbo sta pian piano tornando alla normalità dopo il violento temporale che, nella serata di domenica 25 agosto, creò seri danni a strutture e infrastrutture comunali, primo fra tutti lo sferisterio recentemente sistemato per poter partecipare Torneo dei paesi alla pantalera. I volontari della Protezione civile, con quelli della Pro loco, i consiglieri comunali e privati cittadini, hanno rimosso, con cinque giornate di duro ed encomiabile lavoro, il fango e  i detriti che hanno invaso i locali di piazza Calleri. Sono poi state lavate le strade e le piazze, grazie all’intervento della Protezione civile provinciale, diretta da Roberto Gagna, e del gruppo Antincendio boschivo di Castino.

Intanto, sotto la direzione del tecnico comunale Luca Manzo, sono cominciati i lavori di sgombero dei due corsi d’acqua intasati, i rii “Santa Libera” e “Vassa”, dai quali sono stati rimossi centinaia di camion pieni di materiale inerte trasportato a valle dalla forza impetuosa dell’acqua. Per quanto riguarda le strade comunali danneggiate, il consigliere comunale delegato, Giancarlo Morra, ha seguito personalmente i lavori di ripristino degli attraversamenti intasati, la rimozione degli smottamenti e la messa in sicurezza dei tratti di carreggiata franati a valle, con la pulizia delle cunette lungo tutti i quarantaquattro chilometri. Nello sferisterio sono state ripulite le condotte sotterranee, sistemate le parti danneggiate e messe in sicurezza le aree di raccolta dell’acqua; il fondo verrà presto risistemato per consentire la continuazione delle partite.

«I tecnici della Regione Piemonte – ha detto il sindaco Mauro Noè – hanno già effettuato vari sopralluoghi, rendendosi conto della gravità dei danni e, con il coinvolgimento della presidente della Provincia di Cuneo Gianna Gancia, abbiamo richiesto lo stato di calamità naturale». Il Comune di Cossano Belbo ha, inoltre, richiesto alla Provincia rapidi e risolutivi interventi sugli attraversamenti stradali sopraelevati dei rii “Fango” e “Solone”, oltre alla pulizia delle cunette nei tratti più pericolosi. «Un grande lavoro di squadra – conclude Noè – a dimostrazione che la determinazione e la solidarietà riesce a superare qualsiasi ostacolo».