Storie di immigrazione e integrazione a Castagnole Lanze

Gli alunni delle scuole castagnolesi e i giovani dei paesi gemellati hanno raccolto testimonianze e si sono confrontati sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione. Inaugurata la Remembrance room nella chiesetta di San Defendente

I temi dell’immigrazione e dell’integrazione sono stati affrontati a Castagnole Lanze nello scorso fine settimana (dal 2 al 5 dicembre) in un’intensa quattro giorni di gemellaggio dedicati al progetto europeo “Immigration for integration… tell your story”, presentato dall’Associazione Gemellaggi in collaborazione con il Comune e che rientra nel programma “Europe for Citizens” della Comunità europea. Una settantina i “gemelli” arrivati a Castagnole, tra i quali circa 40 giovani tra i 15 e i 20 anni, che hanno trascorso insieme le loro giornate negli spazi della scuola media (gli adulti, come di consueto, erano ospiti delle famiglie castagnolesi). Al progetto hanno lavorato i paesi gemellati con Castagnole di Brackenheim (Germania), Charnay-les-Macon (Francia), Zbroslawice (Polonia), Tarnalelesz (Ungheria) e Valledolmo, in Sicilia, affrontando i temi dell’immigrazione e integrazione attraverso interviste, testimonianze e i lavori realizzati dai ragazzi.

La presenza dei ragazzi dello Young team del gemellaggio e il fatto di aver trascorso insieme il lungo weekend ha rappresentato la novità di questo nuovo incontro castagnolese con i “gemelli” europei. Tra le attività svolte, incontri e confronti, la trasferta a Genova per la visita al Museo dell’immigrazione, serate dedicate ai balli e canti tradizionali, momenti di sport insieme all’insegna del volley. In un video-story sono stati raccolti tutti i lavori realizzati nelle scuole dei paesi gemellati e dagli alunni delle scuole primaria e media di Castagnole Lanze e le interviste ai partecipanti del corso di italiano per stranieri del CPIA di Asti che si tiene a Castagnole. Un video di 20 minuti che offre storie di esperienza di immigrazione e di integrazione, presentate dai giovani delle città gemellate e da castagnolesi che sul territorio hanno trovato casa e lavoro, ben inserendosi nella comunità. «Dal lavoro alla scuola, allo sport, sono tanti gli stranieri che si sono ben inseriti nella comunità castagnolese e il progetto presentato nei giorni scorsi ha offerto testimonianze importanti – sottolinea l’assessore a Gemellaggi, servizi sociali e volontariato Mariagrazia Rosso – Sono stati quattro giorni di grande intensità, per l’importanza dell’argomento affrontato e per le preziose basi che può rappresentare anche per il futuro del gemellaggio. Fondamentale per la realizzazione del progetto è stata la collaborazione del dirigente scolastico, degli insegnanti e degli alunni delle scuole primaria e media castagnolesi e del CPIA di Asti».

«Castagnole Lanze ha un’importante storia di accoglienza degli immigrati, già a partire dagli anni ’50 e ’60, quando tante famiglie provenienti dal sud Italia, molte delle quali dal paese di Valledolmo, in Sicilia, si sono insediate qui, trovando la loro serenità familiare in una comunità piemontese che li ha accolti dapprima con un po’ di scetticismo, ma poi con perfetta integrazione – indica il sindaco di Castagnole Lanze Carlo Mancuso, egli stesso figlio di un immigrato, arrivato dalla Sicilia nel 1952  – Oggi sono tanti i cittadini macedoni, albanesi, romeni e nordafricani che vivono a Castagnole e sono perfettamente integrati nella nostra comunità». «Il progetto ha trovato a Castagnole tanto interesse e partecipazione, nelle scuole, in parrocchia e tra i residenti e per questo ringrazio della sensibilità dimostrata – aggiunge il sindaco Mancuso – I giovani delle delegazioni gemellate hanno potuto a Castagnole discutere, confrontare esperienze e scambiarsi opinioni sui temi dell’immigrazione e dell’integrazione; e sul palco del salone San Bartolomeo si sono intrecciate cultura e storia, in una cornice di amicizia e collaborazione. È stato, inoltre, emozionante vedere e ascoltare i ragazzi di tanti Paesi comunicare tra loro in lingua inglese con facilità, pur non essendo la loro lingua madre».

 

La serata del sabato ha rappresentato anche il momento istituzionale, in cui sindaci e rappresentanti delle delegazioni gemellate hanno confermato l’importanza del gemellaggio come fonte di amicizia, collaborazione e cultura tra le comunità. «Sono molto soddisfatta dell’esperienza che abbiamo vissuto a Castagnole in questi giorni e riscontri positivi sono giunti anche dalle delegazioni dei “gemelli”: l’aver coinvolto tanti giovani ed averli fatti incontrare a Castagnole può gettare basi importanti per il futuro del gemellaggio tra i nostri paesi, in un momento in cui, soprattutto dopo gli anni di stop legati alla pandemia, è più che mai necessario un ricambio generazionale per portare avanti il saldo legame di amicizia che si è creato nel corso degli anni», evidenzia l’assessore Mariagrazia Rosso.

Altro momento importante delle giornate della presentazione del progetto “Immigration for integration… tell your story” è stata la cerimonia di inaugurazione della Remebrance room creata nei locali al primo piano della chiesetta di San Defendente, in comodato d’uso al Comune. Una “stanza del ricordo”, le cui pareti sono state decorate dal castagnolese Vincenzo Piccatto e arricchita dai lavori realizzati dai bambini della scuola primaria di Castagnole Lanze, che rappresenta uno spazio rivolto ad incontrarsi e discutere su tematiche legate all’immigrazione e al gemellaggio. È stata inoltre inaugurata nella piazzetta della zona di San Rocco una targa dedicata a Gianfranco Fassone, sindaco di Castagnole Lanze che nel 1996 firmò il primo gemellaggio con Charnay-les-Macon e Brackenheim: a lui i ringraziamenti “per aver dato inizio alla storia di gemellaggi che oggi unisce Castagnole delle Lanze a Charnay-les-Macon, Brackenheim, Zbroslawice, Tarnalelesz e Valledolmo attraverso un legame forte di amicizia e fratellanza”.

Il progetto “Immigration for integration… tell your story”, realizzato dall’associazione gemellaggi di Castagnole guidata da Federico Abbate, è stato curato nella sua stesura dalla dottoressa Federica Casciato, che nel weekend di gemellaggio è stata inoltre impegnata nell’assistenza e coordinamento delle attività dei giovani ospiti in paese. L’associazione gemellaggi, che in vari modi promuove azioni di carattere sociale sul territorio, ha anche sostenuto la tinteggiatura artistica della Remembrance Room.