Io ci metto le scarpette rosse. Per calpestare la violenza sulle donne

Un fine settimana contro la violenza sulle donne. Sabato 24 e domenica 25 novembre, il Comune di Santo Stefano Belbo, in collaborazione con il Lions Club Santo Stefano Belbo,  l’Associazione Mai Più Sole e l’Associazione Commercianti di Santo Stefano Belbo, ha organizzato una due giorni di manifestazioni per sensibilizzare l’attenzione pubblica sul femminicidio, gli abusi, le discriminazioni e le violenze nei confronti delle donne.

Sabato 24 novembre, presso la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, auditorium della Fondazione Cesare Pavese, è andata in scena una serata dal titolo “Al vostro fianco” organizzata grazie alla collaborazione dei ragazzi delle scuole medie di Santo Stefano e dei volontari della Fondazione Cesare Pavese con letture a tema intervallate a sfilate organizzate dall’Associazione commercianti.

Nel corso della serata è stato ricordato anche il tragico femminicidio di Barbara Natale avvenuto nel novembre del 2015.

Domenica 25 novembre, è stata organizzata, grazie alla collaborazione con l’ASD Dynamic Center Valle Belbo, una corsa/camminata ludico motoria non competitiva il cui ricavato è stato devoluto in beneficienza.

<Il tema della violenza sulle donne – ha sottolineato il sindaco di Santo Stefano Belbo Luigi Genesio Icardi – è purtroppo sempre di drammatica attualità. Siamo forse anestetizzati anche dalla frequenza con cui le agenzie battono le notizie di omicidi e violenze contro le donne. Succede così spesso che diventano “normali”, quasi fossero incidenti stradali. Di cui infatti si dà conto sulla cronaca locale dei quotidiani o in breve sulle pagine nazionali, ma solo se sono in qualche modo ‘sensazionali’. Il fatto che le aggressioni alle donne siano diventate abituali non significa però che siano normali. Significa, al contrario, che sono un’emergenza quotidiana. E allora la reazione deve essere, al contrario, parlarne di più per sottolineare il nostro pensiero e comune sentimento anti-violenza e soprattutto parlarne per cercare di risvegliare le coscienze e produrre anche una sanzione sociale. Parlarne è importante, perché significa innanzi tutto informare sul fatto che esistono strutture, norme, associazioni che si occupano di tutelare e quindi incoraggiare le vittime di abusi a denunciare e raccontare la propria esperienza per contribuire e debellare questo grave fenomeno>.