Un parco giochi diffuso per Santo Stefano Belbo

Dopo il rinnovamento dei parchi gioco di via Madonna delle Rose, intitolato alla memoria di Fabrizio Corino, e del parco “Lions” di via Cesare Pavese – successivi ai lavori nel parco presso via Stazione e in frazione Camo – l’Amministrazione comunale di Santo Stefano Belbo dimostra una volta di più la propria attenzione ai bisogni dei ragazzi e delle famiglie: con l'adesione al progetto del Parco Giochi Diffuso (proposto dall'azienda piemontese Wow Srl, anche denominato parco giochi orizzontale, creato dalla designer Sara Pieretti, responsabile creativa di Circowow e dall'esperto ludico Filippo Chiadò Puli, e arricchito dalla conoscenza del marketing territoriale di Luca Vincent Pecora) verrà garantito alle famiglie il diritto al gioco, nel pieno rispetto delle normative sulla sicurezza anti-Covid e riscoprendo il modo tradizionale di giocare all'aperto, unendo l'esperienza e il ricordo del gioco di una volta alle esigenze attuali di socialità e benessere psicofisico.

Un parco giochi che nasce dal gioco tradizionale di strada, che non prevede installazioni ingombranti, ma colorate linee che si fondono con l'ambiente urbano creando nuovi spazi di gioco non invasivi. Le installazioni artistiche riqualificano gli spazi pubblici sono ideali per rendere giocabile il cortile di una scuola, una piazza, un cortile pubblico, una via o un viale alberato: il Parco Giochi Diffuso a Santo Stefano Belbo trova spazio nell'area compresa tra piazza San Rocco e via Roma, nell’area che fiancheggia le scuole e costeggia il Belbo.

Tutte le postazioni gioco sono progettate per permettere ai bambini di giocare a un metro di distanza e senza avere contatto fisico né con gli altri bimbi, né con superfici ad alto rischio: si gioca in piedi e con i piedi. L'attesa e il turno di gioco sono guidati da una segnaletica dedicata e le istruzioni sono disponibili in un QR code installato a terra. Un parco ad altezza di bambino pensato per garantire il diritto al gioco dove il gioco può trasformarsi e dove le istruzioni diventano solo un consiglio lasciando spazio anche alla fantasia e alla creatività dei bambini. Il progetto del parco giochi non finisce con l'installazione fisica delle postazioni, ma diventerà presto digitale con una rete turistica e un passaporto ludico per far vivere alla famiglia il turismo locale e il patrimonio culturale di prossimità. Santo Stefano Belbo entra così a far parte di una rete di Comuni attenta all'utilizzo degli spazi cittadini per i più piccoli. L’adesione alla rete composta da oltre 30 Comuni piemontesi manifesta così la volontà di raccontare il proprio territorio come luogo ideale dove poter vivere e crescere in famiglia, in un paese dove il cortile e le strade sono luoghi sicuri in cui crescere i bambini, all'interno di una comunità accogliente.

I nuovi giochi sono così stati inaugurati nella giornata di ieri, lunedì 16 maggio, dal sindaco Laura Capra e da Valentina Robba, consigliere comunale con deleghe ai Servizi di assistenza scolastica e rapporti con l’Istituto Comprensivo Cesare Pavese, politiche per i minori, giovani e anziani, e sono ora a disposizione delle scuole – che sempre più propongono attività all’aperto, dopo questi due anni di pandemia da Covid-19 – e di tutti i bambini. Nei mesi scorsi l’Amministrazione comunale aveva già donato una scacchiera gigante, con le pedine per la dama e per il gioco degli scacchi. A completare l’intervento di ieri, infine, nelle prossime settimane si procederà con l’istallazione di panchine smaltate con colori differenti.

“Quello di oggi vuole essere un ulteriore intervento di riqualificazione della zona, che si aggiunge a quello per la realizzazione dell’area fitness ricavata lungo viale San Maurizio, di fianco al lungo Belbo – afferma il sindaco Laura Capra –. L’obiettivo è sempre quello di migliorare la qualità della vita dei Santostefanesi, puntando al contempo sulla promozione delle attività outdoor che tanto piacciono anche ai turisti, per una costante valorizzazione di Santo Stefano Belbo e del nostro splendido territorio”.