A Castiglione Tinella si mette a nudo il “cuore del Moscato”

La “Moscateria”, inaugurata nei giorni scorsi presso l’azienda agrituristica “Ai Ciuvin” sulla collina dei Manzotti, è un bel progetto che intende proporre un approfondimento della conoscenza del Moscato, principale “attore” dell’economia vinicola di questa zona. L’idea, coniata da Simone Cerruti, è diventata marchio registrato e ha trovato il patrocinio del Consorzio di Tutela dell’Asti e del Comune di Castiglione Tinella che, insieme alla Bottega del vino Moscato, si occupa di valorizzare lo splendido paesaggio di vigneti certificato Unesco e i prodotti di questa terra.

Il progetto è stato presentato a giornalisti e operatori turistici lo scorso 9 marzo alla presenza dell’europarlamentare Alberto Cirio, del sindaco Bruno Penna, del presidente del Consorzio dell’Asti Romano Dogliotti insieme al vicepresidente Stefano Ricagno. SI tratta di un interessante valore aggiunto all’interno dell’offerta turistica che viene rivolta ai numerosi visitatori proponendo, oltre all’enogastronomia che risulta comunque centralmente partecipe, altri elementi che invitano ad apprendere tratti di storia, di tradizione e una full immersion nel lavoro in vigna e in cantina.

Così, l’ospite viene accompagnato prima nel vigneto e poi nei locali del piccolo museo agricolo dove si svela l’antico lavoro della vinificazione e dove appare anche un tipico “crutin”, dove le bottiglie da sempre vengono sistemate a riposare. Giunti a tavola, il percorso del gusto nei piatti accoglie la “contaminazione” dei caratteri del Moscato, presente nella cottura dei cibi e nei bicchieri per la degustazione attraverso le diverse sue forme: l’Asti o il Moscato Secco, il Moscato d’Asti, il passito di Moscato, fino a giungere alla grappa distillata dalle migliori vinacce di questo fortunato vitigno. Da non perdere poi il cocktail “Moscato Tonic”. Il progetto sarà presentato anche in occasione del prossimo Vinitaly.