Bertola si prepara per un altro viaggio umanitario in Africa

Si sta avvicinando la data del prossimo viaggio umanitario organizzato dalla Cis (Cooperazione italiana solidarietà), la Onlus guidata dal cardiologo Pier Luigi Bertola di Canelli. Questa volta i mezzi saranno due: un’ambulanza, da lasciare all’ospedale di Murunda in Ruanda, e un fuoristrada destinato a una missione in Sudan del Sud che si prende cura di bambini abbandonati. L’equipaggio sarà composto, oltre che dal dottor Bertola, da Piero Sburlati, Piero Riccio e, per la prima volta, da Roberto Rossi, milanese di nascita, ma albese d’adozione.

«Imbarcati i mezzi sulla nave della Messina lines di Genova», spiega Bertola, «raggiungeremo in aereo il porto di Mombasa per recuperarli; prima tappa a Nairobi, capitale del Kenia, con sosta all’ospedale dove ci aspetta Gianfranco Morino, medico di Acqui Terme, che vive lì con la sua famiglia da oltre 23 anni». La spedizione, attraversato il Kenia, arriverà all’ospedale di Matany in Uganda, dove lascerà un ecocardiografo recuperato a Vienna dall’ingegner Wolfgang che aveva partecipato a un precedente viaggio del Cis in Malawi.

«La tappa successiva», aggiunge Bertola, «sarà a Giuba, capitale del Sudan del Sud, dove consegneremo il fuoristrada, regalatoci dal dottor Raimondo Cusmano di Calamandrana, alla missione salesiana che si occupa del recupero dei bambini di strada e di orfani». Inoltre, la Ferrero di Alba ha donato diversi scatoloni di prodotti dolciari, già spediti in un container alla missione di padre Jim Comino, cuneese d’origine. Nell’ospedale di Giuba saranno applicate anche alcune protesi oculari donate dall’Oftalmica Iris di Genova.

Nei giorni a seguire l’equipaggio raggiungerà Kampala in Uganda, per salutare l’ambasciatore Domenico Fornara, sostenitore del Cis, guidando poi l’ambulanza, carica di scarpe, medicine, materiale e attrezzature sanitari, fino all’ospedale di Murunda in Ruanda. Conclude Bertola: «Qui ci fermeremo il tempo necessario per fare visite mediche e tenere un corso accelerato di cardiologia ai colleghi».

La partenza è prevista per il 26 gennaio con rientro a metà febbraio. Per eventuali aiuti o donazioni si può telefonare al 328-89.84.836, anche acquistando il libro che Bertola ha scritto per raccontare i 22 viaggi umanitari dal 1994 a oggi. Il libro, pubblicato dal gruppo “Albatros”, costa 16,50 euro e si può ordinare inviando un’e-mail a ordini@ilfiloonline.it.

 

Chi è Pier Luigi Bertola

Pier Luigi Bertola, 68 anni, abita a Canelli e ha lavorato per quarant’anni in ospedali astigiani e torinesi nei reparti di Medicina e Cardiologia. Nel 1997 ha creato uno studio decennale di prevenzione dell’infarto nelle valli Belbo e Bormida coinvolgendo oltre 3.500 persone. Dal 1994, in occasione della guerra civile in Ruanda, ha fondato un’Associazione di aiuti internazionali, oggi denominata Cis (Cooperazione italiana solidarietà).

Ogni anno organizza un viaggio umanitario per portare materiale sanitario e apparecchiature a ospedali bisognosi: quello che partirà il 26 gennaio sarà il ventitreesimo. Ha raggiunto vari Paesi, alcuni coinvolti in guerra: Ruanda, Burundi, Bosnia, Kossovo, Libano, Georgia, Armenia, Sudan, Malì, Mauritania, Guinea, Costa d’Avorio, Etiopia, Gibuti, Eritrea, Malawi e Zambia. Anziché noleggiare furgoni per trasportare il materiale, il Cis recupera un’ambulanza o un furgone carichi di materiale sanitario, farmaci, scarpe, occhiali da vista usati e materiale scolastico, che vengono lasciati all’ospedale di riferimento. Da cinque anni, in collaborazione con l’Associazione Ana Moise di Aosta, porta un bambino africano con malformazioni cardiache a farsi operare al Gaslini di Genova.